lunedì, agosto 07, 2006

Navi militari


Beirut 01.00 del 7 agosto - Oggi verso le cinque alcune navi israeliane hanno lanciato dei missili su alcuni quartieri di Beirut, a nordest dell'aeroporto. A quell'ora eravamo ad Hamra, il quartiere ricco subito poco a sud del nostro hotel. Non ci siamo accorti di nulla. Pare siano stati abbattuti due palazzi, ma qui non si è sentito nulla. Nel pomeriggio abbiamo visto passare al largo (a proposito: qui il mare è tutto blu, apparentemente non c'è alcuna perdita di petrolio. Probabilmente la marea nera è più a sud, ma non deve essere troppo estesa, se qui non ne vediamo alcun effetto) due navi militari (vedi foto, link qui accanto). Ora, qui davanti si vedono chiaramente tre luci. La domanda ci assale immediata: saranno navi israeliane pronte a colpire? Un rapido giro sul lungomare, parliamo con i pescatori e qualche ragazzo che prende il fresco. Falso allarme, sono navi da pesca libanese. Rimane per? la domanda: cos'erano le navi militari che abbiamo visto oggi? Libanesi che andavano verso quelle israeliane ma poi hanno deciso di non ingaggiare lo scontro?Sul lungomare ci spiegano che le navi israeliane si sono fermate una quindicina di chilometri più a sud, all'altezza dei quartieri che hanno colpito. Dalla tv non si capisce nulla, quelle che danno informazione sono tutte arabe. Le altre trasmettono fiction. Adesso per esempio un canale trasmette CSI in francese. Su internet non ci sono articoli sugli attacchi lanciati dalle navi su Beirut, solo un paio di lanci di agenzia che risalgono al pomeriggio. Persino il Daily star e Al Jazeera in inglese non ne parlano. Sembra che la cosa non sia importante, tutti i titoli sono dedicati all'attacco Hezbollah che oggi pare sia stato particolarmente duro.E' surreale l'atmosfera qua. In tutti i negozi le televisioni sono sintonizzate sui canali di informazione. Al Jazeera per prima, e poi tutte le altre, incluse alcune tv locali come CityTv e NewTv. Il problema è che sono tutte in arabo. A parte questa spia che denuncia generale preoccupazione, non sembra esserci alcun problema in questa parte della città. La persona che sta alla reception del nostro albergo non si è affatto preoccupato del nostro dubbio che le navi al largo fossero israeliane. Ha fatto spallucce ed è tornato al suo posto. Sembra di essere nell'occhio del ciclone. Fuori tutto viene travolto, ma in questo punto è calma piatta. E' molto strano. Ogni rumore ti sembra sospetto. Oggi abbiamo sentito delle urla. Ci siamo avvicinati verso la direzione dalla quale provenivano. Abbiamo guardato giù verso un'insenatura del mare: era un gruppo di ragazzi che giocava a pallanuoto. Si passavano il pallone, e urlavano come in qualsiasi partita. Questa Beirut è molto diversa da quella raccontata dalla televisione. La nostra è una prospettiva parziale, dobbiamo vedere ancora il resto. Nel nostro hotel ci sono coppie che dormono qua perché hanno i bambini ricoverati all'ospedale americano, qualche centinaio di metri più a sud. Sono rimasti feriti negli attacchi israeliani. Per la maggior parte sono famiglie di Beirut sud. Se non lo sapessi non lo noteresti neanche.

Beirut, 16.00 del 6 agosto - Siamo arrivati qua, con un taxi attraverso il confine nord con la Siria. Yasser, il nostro tassista, non parlava una parola di inglese e noi non parlavamo arabo. Alla fine del viaggio per? già riuscivamo a comunicare abbastanza bene, non so neanche bene spiegare come.E' strana Beirut. Siamo nel cuore della città, la parte più ricca, appena sopra l'università americana, la parte più tranquilla. Qui non ti accorgi nemmeno che c'è una guerra in corso. La vita scorre tranquilla, oggi molti negozi erano aperti (altri chiusi perché è domenica), i taxi scorrono, i supermercati sono pieni di qualsiasi cosa ti aspetti di trovare in un supermercato italiano (vedi le foto). Siamo qui solo da ieri sera per cui siamo rimasti molto coperti oggi. Abbiamo girato solo nelle aree qui intorno. E la cosa pazzesca è che non ci siamo accorti neanche del bombardamento. Lo abbiamo appreso dalla tv e dal sito di Repubblica. Dal balcone, che dà sul mare, oggi abbiamo visto prima due elicotteri e poi due navi militari, una armata e l'altra un po' più piccola, probabilmente di supporto. Eravamo convinti che fossero libanesi, tanto appariva tutto tranquillo. Solo stasera abbiamo capito che molto probabilmente sono le navi che dopo aver colpito la città si ritiravano. In città gli ospedali curano i feriti del sud della città e del sud del paese, ma non si nota un particolare andirvieni di feriti.

Comments: Posta un commento



<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?