lunedì, agosto 07, 2006

Buongiorno

Beirut - Buongiorno. Qua la sveglia è arrivata con quattro potenti esplosioni. Distavano quindici chilometri, ma facevano paura anche qua. Ci siamo fiondati in strada, da questa zona della città non si vede fumo, né si sentono i suoni dei caccia. Un gruppo di ragazzi stava là, sul muretto del lungomare, a guardare verso i palazzi, per scorgere qualcosa. Uno di loro è di Hrek, uno dei quartieri che stavano bombardando. Questo è il posto dove vengono le persone per sentirsi al sicuro e cosi anche noi lentamente ci tranquillizziamo. Mentre parlavamo con loro abbiamo visto due camionette cariche di militari dirette verso le colline a nord. Certo, è un modo eroico di fare la guerra tenere il culo a un chilometro di altezza, schiacciare un pulsante, e scappare. Mentre sotto la gente trema di paura, i palazzi vengono giù e qualcuno ci rimane sotto. Le esplosioni erano forti, questa volta abbiamo avuto paura davvero. Abbiamo preso soldi e passaporti e siamo corsi in strada. Fa un effetto strano, è qualcosa di incontrollabile, terrore vero. Pensi che sei al settimo piano e allora la prima cosa che ti viene in mente è uscire dal palazzo. La seconda è: se crolla l'hotel, come lo porti via il culo da qui? Soldi. E documenti. Pensa a dover fare lo stesso ragionamento quando non lasci una stanza d'albergo, ma la tua casa. Tenere una città in queste condizioni è l'essenza del terrorismo, l'essenza della guerra. Le distinzioni possono anche riempire i dibattiti in poltrona in tv, ma viste da qui sono una rappresentazione farsesca, la realtà ti strattona e ti sbatte in faccia una morte casuale, violenta e densa di paura.

Comments:
buon giorno! la vostra storia è raccontata così bene che sembra di essere lì..vi leggo da milano, in una giornata fresca e fermissima d'agosto. mi piacciono molto anche le foto e, fabio, veramente ti sei svegliato all'alba?!?
 
mi é sembrato di sentirle, per un attimo, le bombe-
che paura- siete davvero i più coraggiosi free-lance che abbia mai consociuto!
state attenti e raccontate più che potete, é così interessante e stimolante leggervi!
vi abbraccio
Stefania
 
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