lunedì, agosto 14, 2006

arrivederci

mentre la campana della chiesa ortodossa rintoccava sei colpi, cadeva su beirut la prima delle sei bombe della mattina. le prime tre a distanza di un quarto d'ora una dall'altra, le successive a qualche secondo.
non e' ancora chiaro quali siano i punti colpiti. alla fine dell'incursione dal cielo e' caduta una nuvola di volantini. contenevano due messaggi: il primo accusava l'iran e la siria di essere alle spalle di hezbollah e i veri responsabili del conflitto e minaccia un ritorno dei caccia israeliani; il secondo era espresso attraverso un disegno. nasrallah costruiva un castello di sabbia sulla spiaggia e l'onda - che rappresentava gli israeliani - lo distruggeva.

alle quattro e mezza a un angolo di strada e' spuntata una bimba in pigiama. carnagione scura, capelli crespi e arruffati, intorno ai tre anni. camminava, leggermente ondeggiando, da sola e apparentemente tranquilla. Il metronotte dell'ospedale dell'angolo non parlava una parola di inglese, ha chiamato un altro paio di persone. Alla fine siamo rimasti con la bambina in braccio e ci hanno consigliato di portarla al posto di polizia piu' vicino. dal momento che qui ogni scuola ospita sfollati, abbiamo fatto un giro dell'isolato, prima di consegnarla alle divise. abbiamo trovato una piccola famiglia composta da bimbo, mamma e nonno che dormivano sul marciapiede con un cartone e qualche coperta. La donna era giovane; avevano un motorino a tre ruote su cui erano appoggiate le loro cose. probabilmente venivano dai quartieri sud e avevano deciso di passare qua la notte dopo l'intimazione di evacuazione degli israeliani. La mamma, visibilmente molto stanca, si e' ripresa la bimba. Shukran. Ed e' tornata a dormire. Verso le sette siamo ripassati a vedere se era tutto a posto. avevano perso di nuovo la bimba.
la piccola si svegliava, si alzava e andava a passeggiare. nessuna paura degli estranei, nessun timore di essere sola. solo un po' di noia a stare fermi nello stesso punto tutta la notte.
il metronotte l'aveva vista girare di nuovo e l'aveva portata alla polizia. la mamma dormiva. il metronotte si e' avvicinato proprio mentre scoppiava una bomba. svegliarsi su un cartone con l'esplosione di una bomba e senza figlia: un bel modo per iniziare la giornata. il nonno, senza gambe, e' partito a bordo del motorino a tre ruote per andare a recuperare la bimba alla polizia. dopo una mezz'ora abbiamo visto il metronotte ancora la' che si tratteneva a chiacchierare con loro.

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