venerdì, agosto 11, 2006

aggiornamento

Beirut - Qui la situazione peggiora. Gia' da un po' i lampioni sono spenti, le uniche luci per strada sono quelle dei palazzi e dei negozi. e anche quelle iniziano a spegnersi. si va avanti coi generatori, ma la benzina inizia a scarseggiare. le file ai distributori sono sempre molto lunghe, due giorni fa ne abbiamo visto una che prendeva una decina di isolati. nel nostro hotel l'energia e' razionata e manca per diverse ore al giorno. Ieri sera mentre eravamo in un internet point cercando di aggiornare questo blog e' saltata la corrente e abbiamo perso tutto quello che avevamo scritto. anche internet sembra progressivamente piu' lenta, dev'essere saltata qualche dorsale di collegamento importante. Oggi gli israeliani hanno lanciato volantini con questo messaggio: «Nasrallah vi prende in giro e vi nasconde le grandi perdite nelle fila degli Hezbollah. Quella di seguito è la lista con i nomi alcuni di quelli uccisi, che Nasrallah ha abbandonato e di cui ha negato la morte». Seguiva la lista dei nomi. Naturalmente il volantino era in arabo. Nell'elenco c'era il fratello del tassista che ce lo ha mostrato.
A colpo d'occhio qua non si vedono molti sfollati, perche' sono accolti nelle scuole. Praticamente tutte le scuole qui ospitano rifugiati dal sud del paese o dai quartieri sud di Beirut. E' impossibile ottenere una cartina completa della citta', perche' i quartieri che stanno bombardando sono amministrativamente indipendenti e dunque le carte del comune non le comprendono.
Stamattina alle cinque meno dieci sono iniziati i bombardamenti. Abbiamo contato quattordici colpi, non finiva mai, e' stato il piu' lungo bombardamento finora. Ieri gli israeliani hanno distribuito volantini sull'area sud che intimava di spostarsi verso il nord, perche' l'area sara' sempre piu' bombardata. in effetti molti si sono spostati qui e nelle colline che circondano la citta', molti si sono spostati anche piu' a nord, verso tripoli e jounieh.
la tensione sta crescendo. stamattina, dopo la fine dei bombardamenti, sul lungomare qualcuno ha visto dei sommozzatori vicino alla riva. Terrore dell'invasione. Hanno chiamato la polizia. e' arrivata una prima macchina di militari, poi una seconda, poi un terza, poi una camionetta carica di uomini, poi un jeep col gran capo. tutti a scrutare il pelo dell'acqua, braccia alzate a indicare i punti di avvistamento, una fila di curiosi lungo la costa. Qualcuno continuava a pescare, i militari hanno dovuto sparare piu' di un colpo in aria prima di convincere un pescatore in barca a rientrare. Alla fine, dopo una buona mezz'ora, e' stato chiaro che non c'era niente.
Stamattina siamo stati alla sede di New Tv, una tv locale. Qui tutte le tv stanno assumendo posizioni filo hezbollah. Prima della guerra, ci spiega Jola, molte erano indifferenti o ostili a questa formazione. Ora sostengono tutti Hezbollah. Uno dei redattori del notiziario, Yassin, e' stato dodici anni in carcere in israele. stava nelle milizie comuniste, e' uscito grazie ad uno scambio di prigionieri solo qualche anno fa.
Una volta - dice Jola - il libano era un popolo di combattenti. oggi si china il capo coprendo le orecchie dal suono delle bombe e non si sa piu' reagire. In effetti e' quello che appare qui a beirut.
ieri siamo stati al faro che avevano colpito in mattinata. e' un vecchio faro, in disuso da quindici anni. e' impressionante la precisione con la quale hanno colpito soltanto la camera della luce. e' saltato qualche vetro nei piani sottostanti e nei palazzi circostanti, ma soltanto la camera che ospita la luce e' andato distrutto. tutta questa precisione fa a pugni con l'idea che possano colpire un palazzo di civili o una sede onu per errore.
Abbiamo fatto diverse cose in questi giorni che sono lunghe da raccontare. siamo stati dal presidente dell'ordine dei medici del libano. e' in corso un'inchiesta governativa sulla questione delle armi chimiche, il procuratore militare ha ordinato un'altra infornata di biopsie per capire se realmente gli israeliani stiano utilizzando armi chimiche. abbiamo visitato la sede di al ahbar, un giornale locale importante. Un redattore sostiene che la questione delle armi chimiche e' solo un dettaglio di fronte al massacro in tutto il paese che gli israelini stanno portando avanti.
mentre eravamo la' hanno bombardato un punto poco distante dal corteo del funerale delle trenta persone uccise la sera precedente.
siamo stati anche al children cancer centre, una struttura oncologica di beirut affiliata all'universita' americana. per consentire ai bambini di proseguire le terapie stanno ospitando a loro spese le famiglie in strutture vicine all'ospedale: molti hanno perso la casa e altri non potrebbero raggiungerlo diversamente perche' e' troppo pericoloso. Jaacoub ha un anno. gli hanno fatto un trapianto di midollo, dopo una terapia di un 11 mesi. ora potrebbe essere dimesso ma la sua casa a tiro e' stata distrutta. cosi' invece che tornare a casa insieme alla mamma, sono stati il padre e i fratelli a raggiungerlo.
Ieri poi siamo stati ad un'assemblea di pazzi. vogliono raggiungere tiro (NB: tiro e' la citta' sotto il litani, l'epicentro degli attacchi israeliani) con una colonna di quaranta macchine. un centinaio di persone, per affermare il diritto della societa' civile di attraversare il territorio. li supportano 200 ong tra libanesi e straniere, spiega una ragazza palestinese che fa parte di international solidarity movement. L'idea poi e' passare la notte la' in "camping under the stars". non sai se ammirare il coraggio o cosa. per il momento ammiriamone il coraggio. alle sette c'e' un'altra riunione organizzativa, faremo un giro per vedere che aria tira. tra l'altro contavano molto sull'interesse dei media per questa operazione, ma i quasi attentati di londra col gatorade hanno spostato tutta l'attenzione. non sappiamo cosa decideranno.
per ora e' piu' o meno tutto, scusate la confusione ma e' la stanchezza insieme alla quantita' di cose da dire che non ti permette una esposizione metodica. andra' meglio la prossima volta. per domande suggerimenti e consigli cliccate sui contatti accanto.

Comments: Posta un commento



<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?